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3 itinerari di trekking leggero tra i sentieri in Lessinia

3 itinerari di trekking leggero tra i sentieri in Lessinia

Tempo di lettura: 3 minuti

I pascoli, le contrade, le malghe e la radicata tradizione cimbra: l’altopiano della Lessinia è un territorio ricco di storia e di cultura, che vive in perfetto equilibrio con la natura e la rispetta senza riserve.

Potremmo parlarvi della Lessinia per ore, ma abbiamo pensato che il modo migliore per farvela conoscere è soltanto uno: invitarvi a visitarla!

Ecco 3 proposte di sentieri in Lessinia semplici, da fare in giornata, emblematici delle bellezze e della ricchezza della nostra terra natìa.

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Le malghe alte di Erbezzo tra Veneto e Trentino

Un percorso ricco di storia e di tradizione, che a partire da Malga Lessinia si apre con una visita alle trincee perfettamente conservate del Ridotto del Pidocchio, e prosegue verso il Trentino seguendo il Bivio di Castelberto e le indicazioni per Malga Coe di Ala; passando accanto ad una casara di pietra, si arriva a Malga Revoltel, al confine tra le due regioni, il cui terreno ospita i resti di un altro grande caposaldo militare.
Da qui, si ritorna indietro attraverso una stradina erbosa che si snoda tra le Coe Veronesi, per sfociare in una strada sterrata costellata di faggi secolari che porta a Malga Camporetratto e alla Pozza Morta, un grande invaso utilizzato per abbeverare il bestiame di quattro malghe.
Si torna quindi al punto di partenza attraverso un breve tratto panoramico sulle Alpi centrali.

Distanza: 7,6 km
Tempo di percorrenza medio: 2h 50’
Dislivello positivo: 300 m
Difficoltà: bassa, con sentieri sterrati e strade battute e dislivello ridotto
Percorribilità: a piedi o in mountain bike
Percorso: Malga Lessinia (1617m) – Ridotto del Pidocchio (1614m) – Bivio di Castelberto (1701m) – Bivio Coe di Ala (1713m) – Malga Coe di Ala (1657m) – Malga Revoltel (1565m) – Malga Coe Veronesi (1558m) – Malga Campo Retratto (1653m) – Bivio Pozza Morta (1581m) – Malga Lessinia (1617m)


I Parpari e la Foresta delle Gosse

Partendo dal parcheggio sotto Malga Parparo, questo sentiero si sviluppa attraverso la suggestiva Foresta delle Gosse, uno dei luoghi iconici della Lessinia; dopo un breve tratto in salita lungo la strada comunale, si gira a destra seguendo il sentiero europeo n.5 camminando tra i faggi, e si prosegue seguendo le indicazioni per il Rifugio Lausen passando per Malga Monticello e la Croce dei Norderi.
Il ritorno segue l’antica “Via Cara”, un percorso di transumanza che da valle risaliva fino alla Croce del Parparo.

Distanza: 7,05 km
Tempo di percorrenza medio: 2h 30’
Dislivello positivo: 275 m
Difficoltà: bassa, con strade forestali e percorsi segnati
Percorribilità: a piedi, in mountain bike o a cavallo
Percorso: Parcheggio M.ga Parparo (1414m) – M.ga Parparo di Sopra – Bivio E5 – Foresta delle Gosse – Bivio Foresta delle Gosse – M.ga Monticello di Roverè – Croce dei Norderi – M.ga Monticello di Velo – Croce del Parparo – Parparo Vecio – Parcheggio M.ga Parparo (1414m)


Le vette panoramiche della Lessinia

Un itinerario che tocca alcune delle vette con i più suggestivi panorami in Lessinia, adatto a chi cerca un percorso un po’ più lungo e in quota, arrivando a toccare i 1800m.
Partendo dalla stazione turistica di San Giorgio, si sale verso Malga Gaibana e Malga San Nazaro, arrivando a Bocca Gaibana, una splendida apertura sul gruppo del Carega che ospita l’inizio di un sentiero CAI e il particolare “abisso Gaibana”, una ghiacciaia naturale raggiungibile attraverso degli scalini lavorati nella pietra.
Da qui si raggiunge un altro punto panoramico sulle vette delle Alpi centrali, il Bivio della Pozza Morta, dal quale si può salire alla croce di ferro posta sulla cima del Monte Sparavieri; da qui, si può proseguire fino a Cima Mezzogiorno, dove si possono ancora vedere i basamenti dove erano montati i pezzi d’artiglieria durante la Prima Guerra Mondiale.
Ritornati al Bivio della Pozza Morta, il sentiero prosegue fino al Bivio delle Gasparine, per poi procedere costeggiando il Monte Tomba e raggiungendo i due rifugi sulla sua cima, il Primaneve e il Monte Tomba (dai quali, nelle giornate più limpide, si può arrivare a vedere il Monviso).
Attraverso un sentiero erboso, si scende poi fino alla Valletta di Campolevà e successivamente alla piana di Campolevà, dove sono ancora visibili delle trincee in grotta costruite durante la Grande Guerra; da qui, si segue il percorso fino a San Giorgio, chiudendo l’anello.

Distanza: 15 km
Tempo di percorrenza medio: 4h 00’
Dislivello positivo: 450 m
Difficoltà: media, su strade sterrate e brevi tratti di pascolo
Percorribilità: a piedi o in mountain bike
Percorso: San Giorgio (1495m) – Bocca Gaibana (1576m) – Casara San Nazaro (1650m) – Bivio Pozza Morta (1715m) – Monte Sparavieri (1799m) – Malga Gasparine di dietro (1702m) – Cima Mezzogiorno (1689m) – Bivio Pozza Morta (1715m) – Bivio delle Gasparine (1706m) – Monte Tomba (1766m) – Malga Campolevà di sopra (1632m) – Trincee di Campolevà (1550m) - San Giorgio (1495m)


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Passione artigiana, tradizione italiana.

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