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Il termine “trekking zero-waste” è uno dei tanti inglesismi nati negli ultimi anni per descrivere un’attitudine (per fortuna) sempre più diffusa tra gli amanti - e gli amatori - della montagna.
Si tratta di una serie di accorgimenti, consigli e vere e proprie regole per rendere le giornate di escursionismo completamente a impatto zero: zero rifiuti, zero comportamenti dannosi per l’ambiente, zero tracce del proprio passaggio.
Chi conosce bene la montagna saprà già di cosa stiamo parlando, ma è sempre utile un ripassino - soprattutto per i principianti: molti comportamenti apparentemente innocui hanno in realtà un impatto molto più grande di quello che ci aspettiamo!
Ecco i nostri 10 consigli per una giornata di trekking a prova di sostenibilità.
USA LA TUA BORRACCIA
Evita le bottigliette di plastica monouso, in modo da ridurre il rischio di abbandonare rifiuti nella natura. In realtà, è un punto a favore anche per te: le borracce termiche mantengono la tua acqua fresca tutto il giorno!
PREPARA CIBI FRESCHI
Anziché portare pacchetti monoporzione o merendine preconfezionate, prediligi cibi freschi, mettendoli in contenitori ermetici e riutilizzabili: sia la natura che la tua salute ti ringrazieranno.
PORTA UN SACCHETTO ERMETICO
Per i rifiuti inevitabili, porta con te un sacchetto in nylon resistente, magari con chiusura ermetica a cerniera: potrai metterci qualsiasi tipo di rifiuto, senza rischiare di sporcare lo zaino o di perdere qualche pezzo.
TAGLIA LA FRUTTA PRIMA DI PARTIRE
Come per le merendine preconfezionate, prepara in anticipo anche la frutta o la verdura, tagliandola in pezzi pronti da mangiare e utilizzando contenitori ermetici.
Quest’operazione è particolarmente importante: al contrario di quel che si pensa, torsoli, bucce e scarti vari ci mettono molto tempo a decomporsi nella natura, e possono causare danni sia agli animali selvatici che potrebbero mangiarli sia all’ecosistema intorno al punto in cui li abbandoni!
EVITA LE SALVIETTE
Le salviettine umidificate sono tra i nemici della sostenibilità per antonomasia: monouso, non biodegradabili, estremamente inquinanti per ogni tipo di ambiente. Piuttosto porta con te una borraccia in più e del sapone biologico e biodegradabile, assicurandoti che non contenga sostanze nocive.
AMICI A 4 ZAMPE
Se hai un cane, prima di partire informati bene se puoi portarlo con te: in alcuni sentieri gli animali non sono ammessi, anche per evitare di sporcare la zona.
Sembra superfluo da ricordare, ma molto spesso si vedono abbandonati in giro per prati e boschi dei sacchettini contenenti i “rifiuti organici” dei cani: è comunque tutto naturale, quindi se sei in un’area che ammette animali evita di raccogliere e lasciare in giro il sacchetto - è molto peggio vedere della plastica abbandonata per anni che del materiale organico che sparisce subito, no?
GABINETTO NATURALE
Se devi andare in bagno e non ci sono strutture in zona, adotta qualche piccolo accorgimento: allontanati almeno 50/100 metri dai corsi d’acqua, scava una piccola buca e coprila con del terriccio, in modo da non contaminare l’ecosistema.
REGOLA DEI 5 PASSI
Se ti sei fermato in un punto per un po’ di tempo (per una pausa, uno spuntino, un pranzo ecc), prima di ripartire controlla sempre l’area in un raggio di 5 passi intorno a te: ti assicurerai così di non aver dimenticato o abbandonato nulla.
L’ALTRO INQUINAMENTO
“Inquinamento” non significa soltanto rifiuti: significa avere rispetto della montagna e di chi ne fruisce in tutto e per tutto, evitando di rovinare il paesaggio (ad esempio raccogliendo fiori o calpestando aree fuori dai sentieri tracciati), di interagire con gli animali, di occupare spazio inutile (per i pic-nic in grande stile ci sono aree attrezzate apposta) e soprattutto di fare troppa confusione - tutti hanno diritto di godersi la montagna nella sua forma migliore!
PORTA VIA TUTTO
Che la plastica, i rifiuti industriali e gli scarti di cibo non vadano abbandonati lo abbiamo già appurato: ma tutto ciò che lasciamo in giro inquina irrimediabilmente il territorio, anche i fazzolettini di carta o gli stuzzicadenti di legno. Quando stai per buttare qualcosa a terra chiediti sempre: se non lo lasciassi io, farebbe naturalmente parte di questo ambiente?
Rispettare la montagna passa per tanti piccoli accorgimenti, anche quelli che sembrano più banali: dobbiamo ricordarci sempre che basta un piccolo sforzo per creare qualcosa di grande.
Bonus: se ancora non ti abbiamo convinto, ecco quanto ci mettono i rifiuti più comuni a decomporsi nella natura
Fazzoletto di carta: da 1 a 5 anni
Buccia di banana: da 1 a 3 anni
Fibra di nylon: 60 anni
Sacchetto di plastica: 120 anni
Bottiglia di plastica: da 500 a 1.000 anni